Testamento di Ion Motza
Bene ha fatto l’Editore a riproporre la lettura delle ultime lettere che Ion Motza (…) invia ai genitori, allo stesso Capitano e ai suoi camerati. In poche pagine si racchiude il significato di una vita veramente grande, vissuta con purezza e abbandonata con fermezza. Si vivono momenti, nella sua lettura, toccanti, che scuotono l’intimità del nostro essere, che fanno pensare a quanta nobiltà c’è nell’uomo, se solo volesse ridestarla, che fanno aprire al senso di infinito che c’è nella morte accettata come dovere. (…) È noto che la forza formativa di una lettura non deriva dalla densità dei suoi contenuti, ma dagli stati interiori che riesce a suscitare. Spesso un messaggio intimo e puro, come questo di Motza, comunica direttamente tanta verità, più di quanta ne possa dare la meditazione di un libro nato dallo sforzo dell’intelletto. Testamento è una lettura che consigliamo vivamente a tutti i giovani, perché li aiuterà a maturare e a capire che cosa è il senso del sacrificio e del coraggio; agli adulti, perché rivedendo l’esempio della forza del distacco dai “sentimenti domestici”, potranno ritrovare un poco della loro giovinezza.
(“Heliodromos”, 24, dicembre 1985)