L’Antelami e il mito dell’Impero
In particolare, è alla facciata del duomo di Fidenza che il Mutti rivolge la sua attenzione, rintracciandovi la presenza di un discorso simbolico di tipo ghibellino. Le raffigurazioni del volo di Alessandro, del “fortis Hercules”, dell’Imperatore Massimiano e di Carlo Magno costituirebbero le tessere di un unico messaggio scolpito in lettere di pietra, proclamante “l’essenziale continuità dell’Impero attraverso l’avvicendarsi delle diverse forme storiche” ed esprimente una dottrina integrale del Sacro Impero, mai formulata esplicitamente nel Medio Evo, secondo la quale l’Imperatore è detentore sia della regalità sia del sacerdozio. Lasciando all’autore la responsabilità delle sue affermazioni, peraltro sostenute con argomentazioni serrate e convincenti, segnaliamo il libretto non solo perché contiene alcune interessanti informazioni (anche relative a culture extraeuropee) che riteniamo siano comunemente ignorate, ma anche perché il metodo di interpretazione simbolica in esso applicato potrebbe aprire nuove prospettive agli studiosi di medievistica e di storia dell’arte.
(“Malacoda”, 10, gennaio-febbraio 1987)