I fratelli nemici
Nei due fratelli nemici Brasillach vede una situazione paradigmatica che si rifrange e si ripete in molteplici episodi della storia; in particolare nelle vicende della Francia divisa fra collaborazionisti e résistants. Per Brasillach i due fratelli costituiscono i due aspetti di una totalità, i poli di una realtà unitaria: termini complementari, non entità irriducibili. Sembra dunque che Brasillach abbia intraveduto, al di là del manicheismo che ordinariamente si connette alla prospettiva del soldato politico, il significato totale, cosmico, dello scontro mortale che lo vedeva parte in causa. Sembra, cioè, essere riuscito a trascendere sul piano della comprensione intellettuale degli eventi la propria posizione particolare, per attingere una posizione che si potrebbe definire “organicistica”.
(“Il nuovo diario”, IV, 3, 24 gennaio 1987)