Jean Thiriart, il geopolitico militante

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Autore: Yannick Sauveur
Pagine: 176
Data di pubblicazione: 2021
Collana: L’altra Europa
Prezzo: 18.00 euri
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La nascita in un paese come il Belgio, che sarà sempre sentito come troppo stretto, sigilla un destino eminentemente europeo: quello di Jean Thiriart (1922-1992). Al di là di un itinerario che dal socialismo arriverà ad un “comunismo spartano” attraverso il nazionalsocialismo e il sostegno all’OAS, c’è in Thiriart un’idea permanente: quella dell’unificazione europea. Con Jeune Europe, movimento da lui fondato nel 1963, poi col libro Un impero di 400 milioni di uomini: l’Europa (1964), infine con la rivista mensile “La Nation Européenne” (1966-1969), Thiriart offre una visione geopolitica dei grandi spazi in contrapposizione ai nazionalismi angusti. La Société d’Optométrie d’Europe, che egli fonda nel 1967 e dirigerà fino al 1981, prefigura, nel suo settore professionale, l’Europa unitaria da lui auspicata.
All’inizio degli anni Ottanta Thiriart ritorna sulla scena politica, rivelandosi come il pensatore lungimirante che ha elaborato un progetto di lunga durata. Il viaggio del 1992 a Mosca, dove è accolto da personalità di rilievo dell’ambiente politico e militare, precede di poco la sua morte inaspettata.
Questa biografia di Yannick Sauveur (autore della tesi universitaria Jean Thiriart et le communautarisme européen e di numerosi scritti sull’attività di Thiriart) ambisce a mettere in luce l’opera di un uomo ingiustamente misconosciuto. Spirito visionario, rivoluzionario inclassificabile, “giacobino della très Grande Europe”, Thiriart rimane un pensatore di grande attualità in un mondo soggetto a cambiamenti radicali.
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