La fine dell’Europa
Il principe Mihail Sturdza, ministro degli Esteri della Romania nel governo nazional-legionario, servì nel corpo diplomatico del suo paese, pressoché ininterrottamente, per venticinque anni. (…) Queste memorie ruotano intorno a tre drammi fondamentali, collegati tra loro e poco noti al lettore italiano: il ruolo svolto dai patti dell’alleanza militare tra Francia, Cecoslovacchia e Urss nello scoppio della seconda guerra mondiale; i tentativi fatti dalla Germania per evitare la guerra all’ovest; la storia della Legione Arcangelo Michele. Il principe Sturdza ritiene che la Romania abbia rappresentato il perno degli avvenimenti che portarono alla guerra. In ogni caso, la lunga attività nel campo diplomatico gli ha consentito di venire a conoscenza di parecchi retroscena degli eventi del secolo che sta per chiudersi e di scrivere un libro che, per la prima volta, presenta una prospettiva est-europea della seconda guerra mondiale. Sarà dunque impossibile, d’ora in poi, scrivere una storia del secondo conflitto mondiale senza fare riferimento alle memorie del principe Sturdza.
(“Rinascita”, 29 maggio 1999)