La Russia che dice di no
La Russia che dice di no è il titolo di un interessantissimo volume, composto da scritti di vari intellettuali russi contemporanei (Pavlenko, Sanacev, Abdulkajjum, Safarevic) che si presenta come una specie di “summa” del pensiero del nazionalcomunismo russo odierno e dell’opposizione patriottico-religiosa al corrotto, oligarchico e antipopolare regime filoamericano di Boris Eltsin. (…) Fondamentale, in questa situazione, il ritorno al pensiero di K.N. Leontev (1831-1891), il quale auspicava un “eurioasiatismo” che vedesse i popoli slavi dell’Europa orientale e quelli islamici del Medio Oriente e dell’Asia Centrale uniti contro il corrotto e depravato Occidente, comune nemico di entrambi. Tra gl’interventi più interessanti proposti nel volume: La riconversione della Bandiera Rossa (intervista al celebre scienziato nazionalista russo I. R. Safarevic) e La parola al popolo (vero e proprio proclama patriottico degli intellettuali nazionalisti russi in difesa della Patria e dell’identità nazionale del popolo russo, firmato da nomi di spicco quali Gromov, Rasputin, Prochanov).
(“Il Monviso”, 17 ottobre 1994)