L’Italia nel XX secolo
Sermonti non ha peli sulla lingua: rivisita con piglio critico cento anni di “storia patria” secondo la sua visione politica – e, diciamolo francamente, questo costituisce già di per sé una notevole novità in campo storiografico. Le poco più di duecento pagine del volume contengono almeno altrettante confutazioni di luoghi comuni, spesso stese con quella vivacità di chi sa di affermare tesi controcorrente ed ha una forte motivazione ideale. Certo, alcune pagine arrivano a vibrare di una tensione “nazionalista” che difficilmente si potrebbe condividere in toto: ma in generale il libro è scritto davvero bene, e ha il pregio fondamentale della rivisitazione in chiave critica.
(“La Padania”, 9 marzo 2002)